Rappresentatività e governabilità sono due termini molto usati nel dibattito sui sistemi elettorali. Si riferiscono nel primo caso alla esigenza di garantire rappresentanza a tutte le istanze e componenti di una società; nel secondo alla esigenza di non rallentare, oltre i limiti tollerabili, l’attività del parlamento e del governo. Comporre queste due esigenze non è facile. Ne é prova la difficoltà di riformare la legge elettorale del nostro paese. Ma il modo in cui queste due esigenze vengono composte non é senza effetti sugli equilibri politici e su quelli economici. Da un buon contemperamento dipenderà l’efficacia dell’azione governativa ma anche la bontà dell’azione stessa sotto il profilo degli effetti sull’economia.
La gran parte delle azioni di un governo, che agisce nel quadro disegnato dal parlamento, avrà infatti un effetto positivo o negativo sul funzionamento del sistema economico nazionale. L’effetto sarà positivo o negativo a seconda della capacità di quell’azione di generare un incremento o un decremento di benessere tra i cittadini. Conosciamo infatti leggi buone e leggi cattive; provvedimenti buoni e provvedimenti cattivi. Un nuovo sistema elettorale, e dunque un diverso equilibrio tra rappresentatività e governabilità, altera l’equilibrio tra leggi buone e cattive, provvedimenti buoni e cattivi.
Quali sono le virtù dell’una e dell’altra? La rappresentatività garantisce che le leggi ed i provvedimenti siano buoni per almeno la metà dei cittadini; la governabilità garantisce che quelle leggi e quei provvedimenti siano adottati, a prescindere dalla loro bontà. Avere un pacchetto di leggi buone difficile da adottare non è molto diverso dall’avere un pacchetto di leggi adottate che possono essere sia buone sia cattive, quindi in media ininfluenti. É evidente dunque che occorre comporre le due esigenze: ossia avere una ottima combinazione di rappresentatività e governabilità per riuscire, quanto più é possibile, ad avere leggi e provvedimenti buoni ed effettivamente adottati.
In linea di massima la rappresentatività é garantita da un sistema elettorale proporzionale; la governabilità da un sistema elettorale maggioritario. Il dibattito sul sistema elettorale migliore ruota, infatti, sulle due opposte esigenze. Premi di maggioranza, soglie di sbarramento e liste bloccate spingono verso un sistema maggioritario, a beneficio della governabilità; libertà di scelta del partito e del candidato, con preferenze libere, spingono verso un sistema proporzionale, a beneficio della rappresentatività. Dal modo in cui vengono combinate queste caratteristiche: l’ampiezza del premio di maggioranza; l’altezza della soglia di sbarramento; la lunghezza delle liste bloccate dipenderà la maggiore o minore governabilità o rappresentatività del modello elettorale prescelto.
L’economia ha bisogno di una azione legislativa ed esecutiva ferma ed equa. Ed ha pure bisogno di una azione continua per stare al passo con le trasformazioni che continuamente si verificano nel mondo sempre più globalizzato. É compito delle forze politiche concepire il sistema elettorale che meglio di ogni altro garantisca un flusso costante di decisioni di qualità, ossia di decisioni che generino benessere diffuso per il maggior numero di cittadini.