Rissa in piazza Carlo Alberto, nuove testimonianze sui fatti
Dopo i ripetuti allarmi lanciati per via del dilagare di abusivismo e furti, continuano i problemi legati all’ordine pubblico in piazza Carlo Alberto, celebre sede della fiera catanese. L’ultimo episodio increscioso è avvenuto ieri, quando due operatori ecologici e due vigili urbani sono stati aggrediti da un nutrito gruppo di senegalesi. Secondo le ricostruzioni, la scintilla è stata provocata da un insulto rivolto ad uno dei due operatori il quale, durante le operazioni di pulizia, è stato insultato da uno dei senegalesi, già noto per episodi simili. L’operatore, ha reagito aggredendo l’africano, scatenando poi la reazione a catena che ha visto coinvolto anche due membri dei vigili urbani. Trasportati all’ospedale Garibaldi, i due netturbini hanno riportato ferite lievi. Il fatto ha destato scalpore oltre che rimpolpare le polemiche che già da tempo si susseguono sulla questione legata alla sicurezza della zona, provocando il malcontento di chi frequenta lo storico mercato catanese, divenuto sempre più zona franca.
Chiusura al traffico automobilistico del lungomare, scoppiano le polemiche dei commercianti
Non tardano ad arrivare le polemiche a seguito della chiusura del lungomare di Catania stabilita dal sindaco Enzo Bianco dopo aver ricevuto una petizione voluta dai cittadini desiderosi di godersi un tratto della città libera dal traffico e dallo smog. Ieri, infatti, è partita la protesta da parte dei commercianti del viale Artale Alagona, preoccupati per un calo possibile degli introiti, dovuti alla difficoltà di accedere alla zona per mancanza di aeree parcheggio sufficienti. Per poter fare un bilancio della situazione e valutare i dovuti accorgimenti, è necessario attendere l’esito delle prime giornate sperimentali di chiusura.
Don Cash, il rap che parla di Catania
Storia di vita e di rinascita quella di Danilo Coci, in arte Don Cash, ballerino hip hop e rapper catanese. Amante del ballo fin da giovane, a seguito di un incidente stradale avvenuto nel ’95, nel quale ha rischiato la vita, decise una volta guarito di dedicarsi anima, corpo e voce alle sue due più grandi passioni: la musica e il ballo.
Ha così inizio, la sua fortunata carriera di una delle voci all’avanguardia del panorama rap italiano che, dopo una lunga gavetta, si sta facendo pian piano strada parlando di problemi sociali così come avviene nella tradizione rap, genere nato nei ghetti divenuto cassa di risonanza per tutti, dai quartieri black newyorkesi alla banlieus marsigliesi e parigine, dalle periferie di Napoli fino alla nostra terra sicula. L’ultimo capitolo di questa scalata è Catania, nella quale Coci descrive la terra in cui è nato e di cui è profondamente innamorato.
Luca Di Naso