Il regista Carlo Lo Giudice è stato ospite di Velluto Blu per presentare il suo ultimo lavoro.
Lo stato brado segue la vita di Giovanni, un raccoglitore di ferro sotto sfratto che vive a San Cristoforo, quartiere popolare di Catania ad alto tasso di criminalità. Giovanni abita in un basso e tira a campare facendo piccoli trasporti, svuotando cantine, smontando motori, vendendo oggetti recuperati qua e là. Non ha mai pagato le tasse, l’assicurazione, il bollo dell’auto, ma è riuscito a tenersi fuori dalle amicizie più pericolose.
La caratteristica principale di Giovanni, oltre ad un’istancabile voglia di lavorare, è quella di avere un’opinione discutibile ma chiara della politica e dello Stato che restituisce rimodulando i valori mafiosi con i quali inevitabilmente si trova a fare i conti. E’ difficile essere d’accordo con lui, ma le sue parole spingono a riflettere sulla città che Giovanni abita, sui suoi abitanti, sulla sua storia fatta di errori e rimozioni.
Lo stato brado, selezionato a Visions Du Reél di Nyon e vincitore del primo premio e del premio sezione architettura all’ArtDocFestival di Roma, verrà presentato a Catania, da Zo, centro Culture Contemporanee, il 2 e 3 dicembre. Alla proiezione del 2 dicembre seguirà l’incontro La visione del possibile, una riflessione a più voci sull’immaginario urbano e sui nodi irrisolti della città.