A margine di AltreScene – rassegna di creazioni contemporanee, [at] ZŌ Jean-Paul Manganaro presenta il suo libro su Fellini. A discuterne con Manganaro ci sarà Luciano Granozzi.
Jean-Paul Manganaro non è solo un grande traduttore, forse il più grande vivente, non è stato solo l’esegeta e la persona forse più vicina a Carmelo Bene, ma è un fine intellettuale e un grande scrittore. Ubbidiente solo alla sua regola della disubbidienza, nella sua vita di studioso si è occupato di temi e personaggi al limite, declinando le sue riflessioni sull’arte in un discrimine che faceva dei linguaggi dei sentieri al limite, che si toccano e si influenzano. Così Fellini, romance, non è solo un saggio sul grande cineasta italiano, ma un romanzo sull’Italia, un racconto sulla e della nostra storia, filtrata attraverso le analisi lucide e complete dell’immagina attraverso la quale Fellini ha costruito il suo cinema totale.
Occasioni rare, queste, occasioni per parlare dell’Italia vista dalla luna, dalla Francia, eppure con uno sguardo sempre denso di cose italiche, nella ricerca spasmodica di una lingua che facesse di questo paese una nazione, nel racconto che Fellini fa e dentro il quale noi siamo come storia.
