In Pop We Trust è meglio di una macchina del tempo: oggi ascoltiamo Nirvana, Police, Michael Jackson, Marvin Gaye, Aretha Franklin, Swing Out Sister e molto altro ancora.
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Raramente un materiale come il cemento è accostato al concetto di “Bellezza”. Eppure l’artista Sara Galli riesce a trarne delle opere d’arte. L’abbiamo intervistata in occaisone del suo workshop presso l’Accademia Abadir.
È uscito il 1° aprile scorso il loro primo full lenght album dal titolo “Decadendo (sul materasso sporco)” e Matteo Gabbianelli, voce della band, interviene ai microfoni de La Gazza Ladra per raccontarci la gestazione e la loro breve, ma intensa carriera.
ALBERTO: Interviste immaginarie? A donne che non ci sono più? Ma che ti sei inventata?
MARILINA: Non mi sono inventata niente. Voglio dire, qualcuno alla Rai 30 anni fa ci ha pensato prima di me.
ALBERTO: E tu credi che tutto questo sia “radiofonico”?
MARILINA: Certo! E poi ho pensato se a porre le domande sei tu…
ALBERTO: Cerchi di blandirmi per convincermi? E poi perché “Le piace Brahms?
MARILINA: È un film degli anni ’60 che ho visto da bambina e che mi piacque molto, per me la storia di un’impossibilità…
ALBERTO: Deliri ed io che ancora ti ascolto…
Penultimo appuntamento con gli anni ottanta: Alberto Surrentino racconta il 1988, tra cronaca internazionale, nazionale e catanese, sport, musica e cinema