Napoli, 6 gennaio 1966 – Carini, 2 aprile 2006
Vincenzo Del Vecchio fu un centrocampista molto amato dalla tifoseria rossazzurra, che lo soprannominò ‘U Saracinu per il suo grande carisma in campo.
Nato a Napoli il 6 gennaio 1966, crebbe nelle giovanili della Casertana. Dal 1985 cambiò una squadra l’anno, passando dalla Promozione alla Serie C1 con ottimi risultati: Corigliano, Sanciprianese, Forio, Afragolese e Cavese. Nella squadra di Cava de’ Tirreni esplose e venne così acquistato, nel 1990, dal Catania di mister Angelo Benedicto Sormani. Con i rossazzurri giocò due ottimi campionati in C1 da protagonista, segnando anche 6 reti.
Nell’estate del 1992 arrivò la chiamata dalla Fidelis Andria, neopromossa in Serie B. Complice l’instabile situazione societaria, Del Vecchio fece il grande salto in cadetteria, giocando due stagioni con 55 partite disputate.
Intanto a Catania era successo l’irreparabile: nel 1993 i rossazzurri erano stati inizialmente radiati e poi, grazie alla tenace battaglia del presidente Angelo Massimino “a suon di carte bollate”, salvati e relegati in Eccellenza. Nell’estate 1994, con la riammissione (soltanto) al Campionato Nazionale Dilettanti, il Catania provò ad allestire un organico capace di puntare all’immediato ritorno tra i professionisti: Del Vecchio venne contattato ed accettò, ripartendo dal basso con i galloni di capitano.
Quell’anno, la squadra rossazzurra guidata da Angelo Busetta – in cui figuravano tanti talenti locali come Massimo Drago, Santo Ardizzone, Maurizio Pellegrino, Pasquale Marino, Domenico Crisafulli, Beppe Mosca (quest’ultimo autore di ben 20 reti) – ottenne la promozione in C2 nella celebre trasferta di Gangi, dopo un appassionante testa a testa con il Milazzo.
Del Vecchio giocò 32 partite, segnando anche 4 reti e trascinando la squadra al successo. Rimasto anche l’anno successivo in C2, giocò altre 25 partite con 1 rete. Ricominciò poi il suo peregrinare nelle squadre dilettanti, tutte in Sicilia orientale in quanto si era trasferito stabilmente a Catania con la famiglia. Giocò un triennio a Milazzo, poi un altro triennio a Paternò (tripla promozione consecutiva dall’Eccellenza alla Serie C1, sempre da leader), tre anni tra Siracusa e Adernò/Adrano ed infine in Eccellenza con il Trecastagni.
Durante una partita a Cinisi, nell’aprile del 2006, Del Vecchio ebbe un attacco cardiaco che lo portò alla morte poco dopo nel vicino ospedale di Carini ad appena 40 anni. Finì così la vita di un grande sportivo, diventato il simbolo della rinascita dei colori rossazzurri post-1993 e rimasto nei cuori della tifoseria catanese.