Marco Biagianti

Firenze, 19 aprile 1984

Toscanaccio di nascita, catanese d’adozione, Marco Biagianti rappresenta una delle più straordinarie intuizioni di Pietro Lo Monaco, che lo prelevò dalle categorie inferiori e lo fece approdare a Catania.

Classe ‘84, ha mosso i primi passi da giocatore nell’Olimpia Firenze e nello Sporting Arno, per poi passare alle giovanili della Fiorentina. In prima squadra esordì nel 2002, in un inedito derby tra l’allora Florentia Viola ed il Pisa, valevole per la Coppa Italia di Serie C.

Passato in prestito prima al Fano e poi al Chieti, nel 2005 venne acquistato dalla Pro Vasto, in C2. Dopo una stagione e mezza da titolare, fu adocchiato dall’amministratore delegato etneo, che lo volle a tutti i costi a Catania. Giunse così in Sicilia nel gennaio 2007.

Esordì in maglia rossazzurra in un Catania-Roma 0-2 (campo neutro di Lecce), subentrando a Lucenti nel recupero. Poche settimane dopo venne inaspettatamente lanciato titolare nell’ultima, decisiva giornata di campionato a Bologna contro il Chievo. Biagianti giocò un ottimo primo tempo, lasciando poi il posto a Fausto Rossini, il quale segnò poco dopo il gol del vantaggio (raddoppiato da quello di Mauro Minelli), che regalò la soffertissima salvezza.

Dopo quelle due presenze alla prima stagione, per Marco si verificò una rapida ascesa: 18 presenze nel 2007-08, ben 34 l’anno successivo. L’ottimo campionato disputato fu sublimato dalla convocazione in Nazionale (insieme a Mascara) nell’amichevole del 6 giugno 2009 a Pisa contro l’Irlanda del Nord.

Il gol di Biagianti al Parma il 30 agosto 2009, il suo primo in maglia rossazzurra.

Nel 2009-10 fu quasi sempre titolare, segnando anche i primi gol con la maglia etnea: a Parma alla seconda giornata e nei pareggi interni contro l’Udinese ed il Siena. A fine stagione, sembrava certa la sua cessione (al Palermo), tanto che all’ultima di campionato salutò la tifoseria in lacrime. In estate, invece, arrivò la svolta: Marco restò a Catania e, malgrado due stagioni caratterizzate da diversi problemi fisici (soltanto 15 e 14 presenze), nel 2011 divenne capitano, dopo l’addio di Silvestre. 

Marco Biagianti al passo d’addio: in lacrime sotto la Curva Nord al termine di Catania-Genoa del 16 maggio 2010. Poche settimane dopo, il colpo di scena: “Resto a Catania”.

Nel 2012-13 tornò stabilmente tra i titolari, contribuendo con 28 presenze alla stagione dei record con Rolando Maran in panchina.

Finito fuori dai progetti tecnici della società – in cui si era appena insediato Pablo Cosentino -, Biagianti giocò la prima di campionato (subentrando nel secondo tempo a Firenze), ma poi passò al Livorno, dove disputò tre stagioni tra serie A e B.

Con il ritorno di Lo Monaco a Catania, Biagianti fu richiamato alle falde dell’Etna nel 2016, tornando ad indossare la fascia da capitano nella speranza di riportare i rossazzurri fuori dal limbo della Lega Pro. Non ci riuscì, malgrado 28 presenze e 2 gol (a Paganese e Catanzaro). Tuttavia, nel prossimo campionato diventerà il primatista assoluto di stagioni con la maglia rossazzurra: sono ben 10 (contando anche l’unica presenza nel 2013-14), che lo pongono di diritto nella storia del club dell’Elefante.

Sotto la curva dopo il gol della rimonta alla Paganese nel 2016-17.